CERTALDO.  C’era nella prima edizione, trent’anni fa. E c’è stato per vent’anni a seguire. Salvatore Gatto è un po’ il simbolo della Mercantia che quest’anno spegne trenta candeline. Ed è “il regalo che mi sono voluto fare”, racconta Alessandro Gigli, il direttore artistico della manifestazione che, fino a domenica 16 luglio, tiene accesi i riflettori su Certaldo Alto, patria del Boccaccio. Un regalo fatto alle migliaia di persone che nelle sere di festa salgono a Certaldo Alto.

Salvatore Gatto torna dopo dieci anni di assenza. Torna in un ambiente intimo, i giardini di casa Boccaccio, con la sua chitarra e il suo mondo di poesia partenopea che affonda radici lontane nel tempo:  maestro della canzone napoletana del ‘500 e di “Guarrattelle napoletane”, forma tradizionale napoletana di teatro di strada, realizzato con la tecnica dei burattini a guanto.

Le sue canzoni sono un vero e proprio simbolo di Mercantia  (che nell’anno della sua istituzione, il 1999, ha assegnato a lui il “Chiodo d’oro”, in ricordo di Beppe Chiodo, maestro artigiano del borgo antico) e con le sue “serenate d’ammore o ‘a dispietto”  è capace di trasformarei giardini di casa Boccaccio nei vicoli di Napoli.

Gatto arriva a Certaldo Alto con un disco, Ciuciulianno,  di cui è autore di  testi e  musiche  ad eccezione di “‘O nciucio” di Arcangelo Michele Caso e Daniele La Torre, mentre dei brani “Invidia crepa” ed “E’ ffint e’ mamma” i testi sono dello scomparso poeta contemporaneo napoletano Gennaro Esposito. In “Ciuciulianno”,  l’artista punta ad accentuare la narrazione dei sentimenti piuttosto che delle situazioni.

Gatto  è solo una delle infinite sfaccettature di Mercantia.  Grande novità della parata di strada degli olandesi Close Act, che hanno catturato il pubblico con la vestizione a vista dei tre grandi esoscheletri tecnologici con i quali hanno dato vita a “Saurus, giant beasts from prehistoric times” e con le bergamasche Cafelulé che hanno usato per la prima volta la torre della Casa di Boccaccio per debuttare con “Occhi grandi per non vedere” il nuovo spettacolo.

Possibile ammirare  la corrosiva ed irriverente comicità dei tedesco-maremmani Teatro Shabernack, arrivati nel grossetano negli anni ’70 dove hanno preso dimora, sono una presenza pressochè fissa di Mercantia e con il loro “(B)Easterrabbits – Conigliabbestia” presentano duo conigli pibedi, che si aggirano per le vie con una carrozzina ed un inquietante uovo gigantesco da piazzare e una carota di dimensione sproporzionata da inseguire. Sono esseri tra satira, favola e cartone animato, strani ma bellissimi. Hanno rapporti animaleschi e crisi di coppia bestiali. Agiscono muti in ambienti ambigui. Siccome non parlano, suonano: tromba e trombone. E indossano bellissime maschere di Thomas Rascher (scenografo di “Familie Floez”).

Più ironici e disincantati il duo Kalofèn con “Sir Lipton & Lady Twinings”, due bizzarri esploratori della Royal Geographical Society di Londra, che viaggiano in sella ad uno struzzo e ad un dodo (naturalmente estinto) per catalogare ogni spettatore che incontrano al fine della loro ricerca scientifica.

Non interagiscono invece col pubblico ma sono di grande impatto scenico e di velata maliconia i tre angeli guidati da Chris Channing che ne “Il ritorno degli angeli” si presentano, in perfetto stile Tim Burton, ostentando l’eleganza, mai scontata, di Oro, Bianco, Argento. Fantasie visuali, decori elaborati e suoni, emozioni abilmente interpretate che avvolgono come in un abbraccio. La maestria degli attori viene esaltata dall’utilizzo dei trampoli come palcoscenico in movimento, per catalizzare l’attenzione e sedurre con un gesto.

Grande suggestione ed emozioni forti poi nei tre giardini segreti della Compagnia Simona Bucci presente “Me/Moire”, uno spettacolo di danza butoh della coreografa giapponese Yumiko Yoshioka, di Dulcamara Teatro con “PFF – Piano, Forte, Forte…”, Sonata per corpo femminile e pianoforte, una favola oscura, tenera, ironica, spietata, sanguigna. E di Sandra Landi, che con “Punte di spillo” stimola lo spettatore a riflettere sulla silente e spietata piaga del femminicidio.

Queste solo alcune delle decine di spettacoli che si possono vedere a Mercantia 2017 – “La grande festa” che fino a domenica 16 luglio 2017 animerà il borgo di Certaldo, con le performance di 75 compagnie artistiche e gruppi musicali con eventi fino alle ore 01.00 (il sabato fino alle 02.00).

 

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