E’ il disco della rinascita. Della ripartenza dopo una lunga sosta. Giulia Pratelli, giovane cantante toscana – è di Forcoli, in provincia di Pisa – per quasi tre anni è stata ospite fissa all’Edicola di Fiorello. Poi aveva deciso di mollare tutto: s’è fermata con la musica, ha privilegiato lo studio. Si è laureata, senza mai perdere di vista la sua grande passione: scrivere canzoni.
Per ricominciare Giulia ha deciso di dare un colpo di spugna al passato. E di ripartire da capo. Si è contornata di nuovi collaboratori, una nuova etichetta discografica, un nuovo staff per la promozione del suo lavoro. S’è affidata a un direttore artistico come Zibba, Sergio Vallarino che, da musicista col suo gruppo Almalibre ha prodotto musica di grande livello e calcato palcoscenici internazionali.
Il disco che hanno realizzato insieme è Tutto Bene, uscito nel maggio scorso e che Giulia Pratelli ha presentato proprio dal suo amico Fiorello (“nonostante , dice, non facessi più parte del coro della trasmissione”).
Pochi giorni fa, il 20 ottobre, da quel disco è stato estratto un nuovo singolo, Vento d’estate, cover di una canzone di Max Gazzè. Anche in questo caso, Fiorello ci ha messo lo zampino: lo ha trasmesso nella seconda puntata della nuova avventura social, “Il Socialista” che trasmette ogni giorno solo in diretta Facebook.
Chi è Giulia Pratelli? Ecco come si descrive sul suo blog.: “Prima di scoprire quanto fosse bello scrivere, ho studiato canto e iniziato a strimpellare (molto male) la chitarra. Per gioco ho scritto la prima canzone e, un po’ meno per gioco, ho capito quanto mi piacesse dare quella forma ai miei pensieri, alle mie sensazioni, alle cose che avevo da dire. Da quel momento ho iniziato a propormi come cantautrice, presentando le mie canzoni in alcune manifestazioni dedicate ai giovani emergenti. In questi anni ho avuto la fortuna di incontrare grandi professionisti che mi hanno dato l’opportunità di crescere e fare esperienze importanti. Senza voler fare una lista noiosa… devo dire un grazie gigantesco a Marco Masini, che nel 2013 mi ha voluta con sé come ospite del suo tour “La mia storia piano e voce”, a Grazia Di Michele e Enrico Ruggeri, per aver affidato le loro canzoni alla mia voce, a Fiorello, per avermi accolta a braccia aperte nella famiglia di EdicolaFiore”.
E proprio Fiorello nella seconda puntata della sua nuova trasmissione, “Il Socialista” ha trasmesso l’ultimo singolo estratto dall’album…
Rosario mi aveva avvertito che l’avrebbe passata…
Per lei è stato come un ritorno?
All’Edicola di Fiorello sono stata tre anni, ma ho avuto anche la fortuna di poter presentare, sua ospite, l’uscita dell’album e del singolo il 12 maggio scorso, nonostante non fossi più nel coro. Quando sono a Roma ci vediamo anche solo per fare colazione al bar. E’ stata una bellissima esperienza lavorare con lui ed è rimasto un legame, come se fossimo una famiglia.
Da pochi giorni è uscito il nuovo singolo, “Vento d’estate”.
Era nel disco, ma dal 20 ottobre è uscito il singolo e il video. Ed è partita la promozione radio. Era un’operazione rischiosa, la canzone di Max Gazzè è famosa. La mia versione tiene conto dell’originale, ma abbiamo cercato anche di aggiungere qualcosa di mio, altrimenti sarebbe diventata solo un’esecuzione da karaoke.
Che disco è il suo ultimo album?
E’ un lavoro importantissimo per me perché viene dopo un periodo particolare, di stop. Ho pensato anche di smettere. Nel frattempo mi sono laureata in giurisprudenza, filosofia del diritto. Ho cambiato completamente la squadra di lavoro, ne avevo bisogno. Così questa nuova fase è stata un po’ come una ripartenza. E’ un disco che parla del momento che ho vissuto e che stavo attraversando quando l’ho scritto: la voglia di cambiare che si porta dietro le paure del cambiamento ma anche la voglia e la spinta di ripartire, di ricominciare da zero. Questo è il filo conduttore delle canzoni.
Qualcuno l’ha definito un disco terapeutico.
Ho letto anch’io questa cosa e mi ha fatto molto piacere. Chi ha scritto quella recensione, dopo aver ascoltato il mio disco, deve aver avuto una sensazione di piacere. In quei brani racconto la mia esperienza, ma so benissimo che le canzoni appartengono soprattutto a chi le ascolta. Ognuno ci sente e ci legge quel che crede. Attribuire loro proprietà terapeutiche mi fa piacere. Lo confesso: per me, mentre lo scrivevo, terapeutiche lo sono state. Ma è stato altrettanto importante aver avuto al mio fianco qualcuno pronto a spronarmi ad andare avanti con cose nuove, senza farmi soffermare sulle cose del passato che un po’ venivano fuori in maniera quasi automatica.
L’apertura del suo fan club è avvenuta con un gioco sul web. Di che si è trattato?
Un gioco che ha coinvolto i miei fans, al quale hanno partecipato in tanti: in premio c’erano due concerti che terrò a breve a casa di chi ha vinto:uno a Roma, un altro in Toscana, vicino a casa mia. Un altro fan ha ottenuto un accesso al backstage di un concerto che terremo il 7 dicembre a Roma. Nel frattempo ho aperto il fan club, insomma tante cose in movimento.
Ha cambiato il suo staff.
C’è Zibba alla produzione artistica che è stato fondamentale. Come lo sono anche la nuova etichetta e l’ agenzia di promozione. Un gruppo assai affiatato che mi aiuta e mi segue da vicino.
Domenica 29 ottobre, a Roma, terrà un concerto particolare.
Un live che viene fatto in studio. Le persone ascolteranno con le cuffie i brani, sorseggiando the e biscotti. Avranno un’atmosfera intima e ascolteranno la musica a livelli tecnicamente più elevati. Ma sarà anche l’occasione per vederci da vicino, per parlare e scambiarci opinioni sul disco.
Promuoverà in giro l’album?
Sì ci sono alcune date già fissate, il calendario è in fase di preparazione, dopo Roma, a dicembre, ci saranno serate a Frosinone, a Livorno e a Milano.
Sta già scrivendo cose nuove?
Sì sto lavorando a quel che verrà dopo. Questo mestiere non permette mai di fermarsi. E forse questo è anche il suo lato più affascinante.
Emilio Chiorazzo