Il suo sogno, fare la giornalista, è a portata di mano: Federica Olivo, lagonegrese, frequenta la scuola di formazione giornalistica di Urbino e sta svolgendo uno stage nella redazione dell’Huffington post, organo di informazione web.

Ma lungo il percorso che porta al suo traguardo, Federica si è già laureata in giurisprudenza. E la sua tesi, insieme a quella di un altro lucano – Vito Carmelo Rosa – ha vinto il premio dedicato ai fratelli Nicola e Leonardo Coviello, assegnato dalla Pro Loco di Avigliano (nelle foto di Salvatore Evangelista due momenti della cerimonia di consegna). “Il premio  è nato una quindicina di anni fa _ spiega Federica _ è dedicato ai fratelli Coviello, due giuristi, civilisti, di Avigliano molto importanti per la loro opera svolta  nel Novecento. Viene assegnato a una tesi in giurisprudenza fatta da persone nate o residenti in Lucania.Il premio viene assegnato dalla Pro Loco di Avigliano”.

Qual è il tema della sua tesi?

E’ una tesi sul diritto di resistenza dei popoli ai comandi incostituzionali. Il titolo esatto è: “Il diritto di resistenza come presidio a salvaguardia dell’ordinamento”. E’ una ricerca con la quale cerco di capire se fosse legittimo per un popolo resistere ai comandi incostituzionali di un legislatore o di un governante.

Un argomento di grande attualità, anche ai giorni nostri

Ma allo stesso tempo è un tema antichissimo. Sono partita dall’Antigone di Sofocle, nel mio studio.

C’è anche un po’ di Lucania nella sua tesi?

Ho fatto una serie di esempi concreti sui tipi di resistenza. Tra questi ho parlato delle proteste contro il progetto del deposito nazionale di scorie nucleari a Scansano. Una battaglia di una decina di anni fa. Supportata da quel minimo di giurisprudenza costituzionale che c’era ho fatto rientrare quella fattispecie nell’ambito del diritto di resistenza.

Un tema che si ripropone?

Sì, sempre nella storia degli uomini. Fa eccezione il 1800, il secolo del positivismo giuridico. Tutto veniva inserito nell’ambito della legge Non era concepibile che il legislatore avesse potuto sbagliare.

Una laurea in giurisprudenza e studi in corso alla scuola di giornalismo: nel suo futuro si vede avvocato o giornalista?

Sto concludendo uno stage all’Huffington Post. Nel mio futuro vedo il giornalismo, sto seguendo la scuola di giornalismo a Urbino. E’ la mia passione, voglio fare questo mestiere.

Il suo modo di scrivere è più incline alla carta stampata o al web?

Avendo conosciuto le potenzialità del web, prediligo quest’ultimo. Ma la carta …

La carta sopravviverà?

Sì. Ma dovrà cambiare i suoi contenuti.

Qual è la soddisfazione professionale più grande provata fino a oggi?

Mi viene alla mente un’intervista a Nando Dalla Chiesa sul tema della criminalità, dopo i fatti avvenuti  a Ostia. In realtà sono tante le soddisfazioni che mi dà questa professione. Io sono un’entusiasta. Ogni servizio, ogni storia che racconto, ogni volta che riesco a dare voce a qualcuno, provo soddisfazioni.

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