Diciamolo subito, la tesi è ardita, ma ragionandoci, possiamo arrivare alla conclusione che Simone Innocenti, giornalista e scrittore fiorentino, cavalca con un pizzico di provocazione nel suo ultimo libro: “Firenze Mare”  (in libreria dal 16 novembre per Giulio Perrone editore, con una prefazione di Wlodek Goldkorn).

Il mare a suo dire c’è: è l’Arno. Le isole pure: sono i quartieri della città, collegati tra loro dai ponti. E ci sono i turisti, altro ingrediente importante. E poi, Firenze è città “doppia e sfuggente, inafferrabile come i venti, mutevole come un’onda e volubile come una
marea. Firenze, città mai quieta, ha natura essenzialmente acquatica. Ha ritagliato i suoi
confini strappando la terra alla voracità del suo mare senza sale, l’Arno. I ponti, anello di
congiunzione fra il di qua e il di là, ancorano fra loro i quartieri che si impongono nella città
emergendo come isole. Chi ci vive sa che Firenze va attraversata come si naviga il mare; del resto, tutto per le sue strade ha la memoria dell’acqua: dalle targhe commemorative delle alluvioni, ai segni sui muri che indicano le piene del fiume. Croce e delizia di chi ha cercato, forse invano, di domarla e capirla, Firenze mostra a chi sa accoglierlo il proprio aspetto cangiante”.
Simone Innocenti usa il suo linguaggio schietto e  puntellato di ironia per svelare l’anima più segreta di una città che è diventata maschera di sé stessa. Da Ponte Vecchio alla Biblioteca  Marucelliana, dagli Uffizi a piazza Santa Croce, Firenze mare traccia un itinerario nascosto che entra nei caffè dove hanno preso vita riviste simbolo del Novecento (Solaria, Campo di Marte e  La Voce). E qui, Innocenti, incontra i protagonisti che hanno narrato la contraddittoria essenza della città: da Pratolini a Palazzeschi, da Luzi a Manganelli, da Dante a Campana.
Un percorso letterario tra i luoghi archetipici della “fiorentinità”, una geografia che, non
sapendo scegliere fra cielo e terra, ha preferito seguire l’incanto sterminato del mare facendosi pura acqua. Una guida che, per dirla con le parole del suo autore, “anziché trovare una via aiuta a perdersi nella bellezza di una città”.

“Firenze Mare” approderà, per la sua presentazione ufficiale, a Palazzo Vecchio, sabato 18 novembre alle 17 nella Sala dei Gigli.

Simone Innocenti ha scritto Puntazza (Erudita editore). Si occupa di cronaca nera e giudiziaria in Toscana. Attualmente lavora a Il Corriere Fiorentino.

LASCIA UNA RISPOSTA

Per favore inserisci il commento
Per favore inserisci l tuo nome