“Le arse argille consolerai”, il libro del giornalista fiorentino Nicola Coccia (Premio Levi 2016), con il quale racconta – attraverso testimonianze e materiale inedito – la figura di Carlo Levi al confino in Basilicata e poi protagonista della Liberazione di Firenze – sarà protagonista di una giornata di studi organizzata dal Circolo Fratelli Rosselli di Milano.
Ogni anno, con l’approssimarsi dell’anniversario dell’assassinio dei fratelli Rosselli – trucidati in Francia il 9 giugno del 1937 da sicari ingaggiati dal regime mussoliniano – è consuetudine per il Circolo milanese proporre un’iniziativa per commemorare e rievocare le figure dei due martiri, e ne richiami l’assoluta attualità del pensiero, ne riproponga la forza dell’insegnamento politico e morale, o anche, si sforzi di recuperare e tenere viva la memoria di personaggi o di situazioni che a Carlo e Nello Rosselli furono, a vario titolo, vicini.
Quest’anno l’iniziativa del Circolo Rosselli di Milano è dedicata alla figura di Carlo Levi, uno dei più interessanti militanti di Giustizia e Libertà. Levi, torinese,(1902-1975), pittore (fece anche dei ritratti di Carlo Rosselli), scrittore ed intellettuale, più volte arrestato dalla polizia fascista, e quindi condannato al confino, che avrebbe trascorso principalmente nel piccolo
centro lucano di Aliano, nel Materano. E’ naturalmente il Carlo Levi di Cristo si è fermato a Eboli (incentrato, come noto, proprio sulla descrizione della società contadina incontrata nell’esperienza del confino). Ma è anche il Carlo Levi autore di diversi altri libri importanti (da Paura della Libertà a Le parole sono pietre), il militante politico, dirigente del Partito d’Azione, direttore della testata azionista Italia Libera, e poi senatore indipendente eletto nelle file del PCI. Ed è ancora il pittore di una serie straordinaria di opere: tra cui moltissimi ritratti ed autoritratti, ma anche grandi dipinti di straordinario vigore, come il colossale Lucania 1961, il Telero, una tela di più di 20 metri oggi esposta nel museo Lanfranchi di Matera. Alla figura di Carlo Levi è dedicata la serata del prossimo 11 giugno. All’incontro, che si svolgerà alle ore 21 nell’auditorium Calamandrei dello studio legale La Scala in via Correggio 43 interverranno Nicola Coccia che racconterà il contenuto del suo volume “L’arse argille consolerai. Carlo Levi, dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inedite”, frutto di una ricerca durata sei anni; Giovanni Scirocco, docente di storia contemporanea all’Università degli Studi di Bergamo; e Stefano Levi della Torre, nipote di Carlo Levi, nonché intellettuale poliedrico e raffinato conoscitore di pittura.
Nella foto del titolo a sinistra Stefano Levi della Torre, nipote di Carlo Levi e a destra Nicola Coccia in compagnia del direttore del museo degli Uffizi a Firenze, Eike Schmidt ( a destra nella foto)