C’è una bionda, in Lucania, che sta facendo “impazzire” il mondo. Piace e ottiene un consenso dietro l’altro. E’ una birra. E’ Birra Morena che, da quando ha ritrovato le radici territoriali, ha conquistato con la qualità i palati di estimatori ed esperti di ogni angolo del pianeta.

E’ questo il segreto che ha aperto la strada del successo a una famiglia di imprenditori lucani, i fratelli Giuseppe, Vito, Carlo, Federico e Fabrizio Tarricone che seguendo le orme del padre Gerardo e, ancor prima del nonno Giuseppe – che agli inizi del Novecento produceva e commerciava vino – hanno voluto compiere un percorso inverso a quello più tradizionale dell’economia globalizzata dei giorni nostri. Alle soglie del Duemila i Tarricone acquistano lo stabilimento birrario che, in quel momento, è di proprietà di un marchio internazionale, la Heineken, e decidono di produrre una birra di qualità che sappia soprattutto raccontare i sapori del territorio in cui viene prodotto, cioè la Basilicata.

C’è soprattutto amore, in questa storia: quella del nonno, origini coratine, per una ragazza lucana, che lo spinse a trasferirsi a Muro Lucano; quello dei fratelli Tarricone per il loro lavoro: valorizzano il territorio e ottengono prestigiosi riconoscimenti.

La lista è lunga.

Birra Morena nell’ultimo anno ha raccolto riconoscimenti di caratura mondiale: tante le medaglie conquistate alle più importanti competizioni in giro per il mondo.

A cominciare dall’Australian Beer Award di Melbourne, dove la Celtica Super ha conquistato la medaglia d’argento nella categoria Blonde, in un concorso a cui hanno partecipato 335 produttori con 2042 differenti etichette.Successo bissato qualche settimana dopo ad Oxford nell’Ohio agli U.S. Open Beer Championship, nella patria delle craft beer dove la Birra Morena Unica è stata premiata con la medaglia d’argento nella categoria Herb an Spice Beer, competizione con 6000 birre in gara, in gran parte americane, con solo due europee premiate: la Morena Unica e la tedesca Weihenstephan.Le soddisfazioni più importanti, però, sono arrivate da Londra, da due concorsi differenti: gli International Beer Challenge ed i World Beer Awards. Agli International Beer Challenge, cinque le medaglie conquistate: per la Morena Unica medaglia d’argento per il gusto e bronzo per il packaging e label; medaglia di bronzo per la Morena Celtica Super, per la Morena Lucana Bio e per la Morena Lucana Bianca.

Trionfale, invece, l’approccio ai World Beer Awards. Nella patria delle birre scure la Celtica Stout, che lo scorso anno si era aggiudicata la medaglia d’oro tra le italiane a concorso, nella categoria sweet stout è stata valutata la miglior birra al mondo. Un ambito riconoscimento per una birra scura italiana che per la prima volta si è aggiudicata il titolo che da sempre, per cultura, esperienza e tradizione, era appannaggio di produttori inglesi, irlandesi e americani, quest’ultimi detentori nelle due recenti edizioni. Premiate come migliori birre italiane nel proprio stile, anche Birra Morena Gran Riserva Lucana, Birra Morena Unica, Birra Morena Super e Birra Morena Scotch Ale.

Il 2018 è iniziato altrettanto bene, infatti in Germania a sud di Francoforte, al Meininger’s International Craft Beer Award Birra Morena ha entusiasmato 90 giudici che gli hanno assegnato due medaglie d’oro alla Unica e alla Ipa Ale. Con circa mille birre a concorso è considerata una delle più grandi ed importanti competizioni e degustazioni internazionali di birre artigianali.

In questi primi giorni di giugno ben tre riscontri significativi, sono arrivati per il birrificio lucano: a San Diego negli Stati Uniti, patria delle craft beer, la Celtica Scoth Ale è stata premiata con la medaglia d’argento agli International Beer Competition, un eccellente riconoscimento ed una conferma dopo quello conquistato lo scorso anno al WBA di Londra.

Agli Australian International Beer il made in Italy di Birra Morena è stato molto apprezzato: una severa giuria ha considerato meritevoli di podio e quindi assegnatarie di medaglia di bronzo la Gran Riserva Lucana, la Celtica Sweet Stout e la Lucana Bianca. Mentre in California, alla Craft Competition, la famiglia Tarricone ha fatto incetta di premi raccogliendo ben 8 medaglie d’oro, il massimo risultato con tutte le birre presentate a concorso: l’oro è stato conferito alla Celtica Sweet Stout, alla Gran Riserva Lucana, alla Lucana Bianca, alla Celtica Scotch Ale, alla Celtica Super, alla Lucana Bio, alla Ipa Ale e all’Unica. Successi del Paese, del suo made in Italy e, ovviamente dell’azienda lucana che è il risultato di un lavoro di squadra, di esaltazione di una terra forte di tradizioni e di storia, con eccellenze invidiate in tutto il mondo. Lo dicono anche i numeri: alla luce dei premi conquistati, la produzione è aumentata, quest’anno, di un terzo. E’ Fabrizio Tarricone a raccontarci il segreto di tanto successo.

Com’è iniziata questa avventura nel mondo della produzione della birra?

Lo stabilimento è sorto nei primi anni ’80 ed è stato rilevato nel 1999 dalla famiglia Tarricone, dopo essere passato di proprietà in proprietà, da Prinz Brau a Birra Moretti, al Gruppo Labatt, a Interbrau ed infine all’Heineken. Inizialmente l’attività era incentrata su prodotti di largo consumo di fascia medio bassa, ma negli ultimi anni l’azienda ha investito molto in ricerca, sviluppo ed innovazioni, abbandonando completamente il mercato di fascia medio bassa ed attuando una politica di riposizionamento del Brand Morena, con un restyling del marchio e la sospensione degli altri marchi, iniziando una politica di vendita basata sull’innovazione e puntando su nuove referenze di alta qualità con la linea delle birre Craft in formato cl 33, cl 75, Magnum da l 1,5 e fusti da 10, 16 e 30 l. La politica di riposizionamento del Brand, la creazione delle Craft beer e dei prodotti innovativi, in breve tempo ha portato Birra Morena nel segmento di mercato cosiddetto “alto”, passando da azienda di primo prezzo ad azienda specializzata.

 

Il percorso fatto è inverso rispetto a quel che accade oggi: dalla produzione che era in mano a una multinazionale, siete passati a una produzione locale, territoriale, familiare. Una scelta difficile?

Beh diciamo che dopo anni di esperienza e di duro lavoro, lo riteniamo il percorso corretto per un sito produttivo come il nostro, puntare sulle materie prime locali e sviluppare Birre di altissima qualità da esportare in tutto il mondo.

 

Com’è fare impresa oggi in una piccola regione del sud come la Lucania? Quali sono i pro e quali i contro?

Lo stabilimento è ubicato, nella zona industriale di Baragiano, nel comune di Balvano (Pz), in Lucania una terra incantevole ed incontaminata, immersa nel verde, piena di natura e di monti ove sgorgano numerose sorgenti di acqua pura, una terra di tradizione agricola piena di campi d’orzo e di antichi sapori. Ai piedi di una splendida valle circondata da monti, sorgenti e paesaggi storici, è ubicato lo stabilimento, che si pregia del piacere di usufruire di queste splendide caratteristiche del territorio. E proprio queste caratteristiche territoriali sono il valore aggiunto dei nostri prodotti. Quindi direi che ci sono solo vantaggi.

 

Cosa c’è di territoriale in quello che producete ?

Oltre a tutte le maestranze ed all’intero team tutto Lucano, ci pregiamo di utilizzare l’acqua sorgiva, e l’orzo coltivato e maltato sempre qui in Lucania. Le radici ti permettono di conoscere meglio il territorio e quindi poterne sfruttare le migliori caratteristiche rendendole valore aggiunto.

 

La vostra birra sta mietendo consensi e raccogliendo riconoscimenti in ogni angolo del mondo: a cosa è dovuto questo?

Sicuramente al tanto lavoro, alla scelta delle migliori materie prime locali come l’acqua sorgiva, l’orzo coltivato e lavorato sempre qui in Lucania terra incontaminata e nostra sede di produzione. Le nostre birre sono tutte prodotte con ricette originali messe a punto dai nostri esperti con a capo una giovane Mastro Birraio Elvira Gammarota. Tutto questo è sicuramente l’arma vincente in termini di qualità e premi.I premi internazionali vinti gratificano la qualità delle nostre birre e ci aiutano nella loro diffusione in tutto il mondo. Infatti, grazie a questi ambiti riconoscimenti, riceviamo sempre più ordini delle birre medagliate in quanto sinonimo di qualità e garanzia. Questo ulteriore riconoscimento per i nostri prodotti sono il giusto riconoscimento per la nostra azienda che sta puntando sulla qualità investendo su queste originali craft beer e che ambisce a competere con il suo made in Italy oltre frontiera. Quest’anno per soddisfare le richieste già pervenute la produzione è aumentata di oltre il 30%. E contiamo di ampliare ulteriormente i canali di vendita nazionali ed internazionali. Attualmente l’azienda conta circa 20 agenti a copertura del territorio nazionale, ed è presente in circa 30 stati esteri.

 

Quali sono i vostri obiettivi futuri?

Sono tanti: accrescere sempre più la qualità per soddisfare appieno le esigenze del cliente, prima di tutto. Da pochi giorni, è stata certificata VeganOK la nostra Birra Morena Lucana Bio. Siamo in produzione con 8 diverse tipologie di birra in fusti da 10 l per il settore domestico, da spillare senza spinta di co2, senza necessità di complicati impianti di raffreddamento e di impianti di spillatura, ma con un semplice sistema. Altro importante obiettivo è quello di studiare gli abbinamenti ideali tra la nostra linea di birre artigianali e gli ingredienti dell’alta cucina moderna che guarda al futuro, e proprio su questo stiamo già lavorando grazie ad una collaborazione avviata con la Nazionale Italiana Cuochi.

 

L’azienda è anche molto attiva nello shop online attraverso il sito www.shopbirramorena.com e la vendita su Ebay ed Amazon che permette di raggiungere anche i mercati ancora scoperti sia in Italia che all’estero.

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