Una giornata per non dimenticare: la memoria per tenere in vita la Storia. Ma anche le piccole storie, quelle locali. E la magia del teatro per renderle una sola cosa. Così, su un palco, le due facce della memoria si incontrano. Da una parte la piccola Anna Frank, dall’altra il giovane Carlo Castellani. La storia della piccola Anna è conosciuta in tutto il mondo. Quella di Carlo, calciatore dell’Empoli, forse è meno nota. Ma entrambi hanno avuto la stessa sorte: morti per colpa del nazismo.

Il 26 gennaio 2019 alle ore 21,30, nella stagione Un Teatro per Empoli, andrà in scena al Teatro Il Momento (via del Giglio 59, Empoli) lo spettacolo Anna Frank Giocava a calcio? Carlo Castellani bomber dell’Empoli con la straordinaria Erika Casula nelle vesti di Anna Frank. Nello spettacolo la giovane ebrea racconta di se stessa, ma anche di un altro eroe fatto morire dai nazisti: Carlo Castellani, mitico giocatore di calcio dell’Empoli degli anni 30. All’iniziativa saranno presenti anche il figlio di Castellani, Franco e l’assessore allo sport del Comune di Empoli, Fabrizio Biuzzi, che ricorderanno la figura del grande giocatore.

La protagonista dello spettacolo, Erika Casula, con la semplicità e l’efficacia tipiche della sua età, racconta fuori da ogni retorica, le vicende che ancora affliggono l’Italia e gli altri stati occidentali. La regia è di Andrea Mancini e la musica dal vivo sarà di Stefano Vestrini, un musicista ben noto agli empolesi, che suonerà il suo contrabbasso.

Si parla del passato, guardandolo con gli occhi di oggi. È in fondo questo ciò che hanno fatto quelli che hanno vestito Anna Frank con i panni di una squadra di calcio avversaria. Il lavoro prende il via proprio da lì raccontando anche la vicenda di Castellani. Anna e Carlo sono morti, come milioni di altri, nei campi di concentramento, ma la storia raccontata è una vicenda di vita, non è la disperazione che si narra, ma l’esaltazione con cui lo sport riesce spesso a rispondere alla malvagità. Una spettatrice ha raccontato che il momento in cui Castellani, con la sua palla di cuoio, colpisce in testa i soldati nazisti, abbattendoli come birilli, le resterà a lungo nella memoria.

In realtà Castellani e la Frank non si incontrarono: il grande giocatore dell’Empoli, morì a Mathahusen l’11 agosto del 1944, qualche giorno prima della partenza di Anna per Auschwitz, il 3 settembre del 1944. Ma nello spettacolo si racconta appunto il mito, dunque non contano né date, né luoghi, anche se “Anna Frank giocava al calcio?” è sostanzialmente basato su fatti reali.

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