Un filo che unisce e che lega. Le donne prima di tutto. Che parte dall’idea di coinvolgere, nel nome dell’arte, persone di ogni età, estrazione sociale e culturale. Donne unite per dare sostegno a chi sta lottando per la propria vita. Un filo che lega storie di donne che aiutano altre donne con un progetto di solidarietà che abbatte le differenze. Nasce così il programma Arte, Letteratura, artigianato e pittura. Una rassegna per celebrare il libro ma anche l’arte in tutte le sue forme. La scintilla scocca da Agnese Belardi, professoressa e animatrice della cultura a Lagonegro, nel circondario, nel resto della regione. “In occasione di uno scambio con l’amica Anna Sevaggi di AI’DE Matera mi è venuto in mente di rendere protagoniste le donne con un Filo comune _ racconta Agnese _ Matera aveva già lavorato a una sciarpa della pace 2019. Abbiamo cercato una unione: Matera, Lagonegro, dunque la Basilicata. Ci siamo immediatamente intese, poi Lucia delle “Signore del lago” ha sposato la mia idea e man mano l’ha estesa”.
Il Filo di lana, ha avuto un immediato successo, è stato accolto favorevolmente e promosso dall’associazione salotto letterario Donata Doni, che Agnese Belardi presiede, ma anche da altre associazioni del circondario. Il gomitolo che recupera la lana riciclata, altrimenti inutilizzata e crea e sostiene il lavoro a maglia, terapeutico per il recupero del benessere psico-fisico delle persone, e produce diversi manufatti che donerà, in futuro, per favorire la solidarietà verso soggetti più deboli.
La collaborazione con associazioni e gruppi amatoriali di lavoro a maglia su tutto il territorio nazionale, partendo da Lagonegro dove è nata l’idea ed estendendosi a tutta la valle Valnocina e ai paesi confinanti della Campania e Calabria: sono trenta i gruppi che hanno partecipato al progetto, oltre cento le donne che hanno lavorato alla realizzazione della coperta.
“Abbiamo avviato il progetto il 21 di marzo nella giornata mondiale della poesia e lo stiamo portando avanti fino al 28 luglio, giornata in cui le donne e la coperta sfileranno per le vie della cittadina in segno di pace contro ogni forma di violenza, in particolare contro quella sulle donne che dilaga in Italia. Dal marzo scorso gli incontri sono stati itineranti nei locali e sedi delle varie associazioni dove oltre a lavorare all’uncinetto abbiamo vissuto momenti conviviali, ognuno ha preparato torte e cibarie e scambiato competenze rivissute perché, le signore, impegnate in vari campi lavorativi hanno felicemente ripercorso una fase della adolescenza dove i valori, nei loro paesi di appartenenza erano molto forti e legati a lavori semplici e ai sentimenti di amicizia e solidarietà che si son persi o allentati a causa del stress della moderna società e dall’invadenza di internet”.
Lavorare a maglia, un mestiere antico.
Che porta anche tanti benefici: combatte la depressione, aiuta a sorridere e a fare nuove conoscenze. Lavorare a maglia ci rende più felici e fa bene a tutti, uomini e donne, grandi e piccini. Lavorare a maglia è un mestiere antico, sempre più spesso tenuto in vita dagli anziani e tramandato. Eppure recenti studi hanno confermato diversi effetti positivi del lavoro a maglia, e anche all’uncinetto, soprattutto per una migliore gestione delle pressioni e delle emozioni, ma anche – perché no? – per stemperare le nostre manie consumistiche. Lavorare a maglia è sociale: creare un gruppo di lavoro è un’attività sociale: aiuta le interazioni tra le persone, migliora la comunicazione e l’autostima: confidarsi mentre si lavora ai ferri non consente di fissare negli occhi le persone che stanno parlando, questo contribuisce a rendere più naturale lo scambio senza il timore di essere giudicati.
Le associazioni che ne hanno preso parte sono una trentina: si distinguono Le signore del lago, Tangram, Le Vincenziane, Auser, AngeloAlagia, Mistyca di Castrovillari, con il grande sostegno dato da Carmelina Ladaga. Il salotto letterario Donata Doni ha proposto “Una coperta per LA PACE” in sintonia anche con il parroco don Gianluca.
Abbiamo cercato di stimolare nei giovanissimi e nei ragazzi il bisogno di dare un senso concreto alle tante parole che negli anni hanno riempito i diversi incontri formativi. Offrire l’opportunità di realizzare un gesto concreto di solidarietà.
Abbiamo messo a disposizione la lana e l’uncinetto per sottolineare l’impegno personale a promuovere la pace. Le pezzette, i quadratini sono stati cuciti pazientemente dalle signore e hanno dato vita a una grande e colorata coperta che, idealmente, ha voluto comunicare il calore dell’amicizia e della vicinanza dei nostri ragazzi ai tanti coetanei costretti a vivere nella paura, esclusi da tutto ciò che si dà spesso per scontato: la spensieratezza, lo studio, il gioco, l’affetto di una famiglia. Per tutti è stato bello vedere la coperta diventare, settimana dopo settimana, sempre più grande.
Adesso Lagonegro si prepara all’estate con la poesia, la pittura e il teatro grazie al quarto festival che si svolge il 27 e 28 luglio.
Ci saranno vari reading, una mostra di pittura, una passeggiata nel centro storico sulle tracce degli scrittori, un aperitivo letterario in piazza Roma e un ricordo della scrittrice Donata Doni, oltre alle presentazioni delle novità dei poeti di varie regioni italiane, con una lettura di testi sulla bellezza e l’amore e la pace.
La due giorni nel segno dei versi/pittura propone anche la IV° edizione di Estemporanea di pittura dedicata al compianto artista lagonegrese, Enzo De Filippo.
Si inizia sabato 27 luglio 2019 nel Palazzo Corrado, Sala Enzo De Filippo, alle 17,30, con l’inaugurazione della mostra “Copertine di poesia” e tavolozze di colori (a cura dei poeti e pittori di varie regioni italiane che hanno partecipato al Concorso letterario Donata Doni IX° Edizione). Direttore artistico della iniziativa è Sonia Fanuli.
A seguire ci saranno le presentazioni di:
Cantò come Dea un canzoniere, gocce pure di lacrime di tutte le bambine abusate nel mondo di Antonella Pagano(poetessa) con la professoressa Lucia Viceconti (presidente Associazione Angelo Alagia).
Viaggio Salvatico di Gianpaolo Mastropasqua musicista e psichiatra e del direttore artistico Giuseppina Iannotta (presidente del concorso di poesie Donata Doni 2019)
Riprenditi ciò che ti appartiene di Maria Florer Dicanio con Maria Carmela De Filippo: una vita, un’esperienza, un messaggio di Benessere con gli angeli e il Reiki.
Domenica 28 luglio alle 8 ritrovo all’interno del giardino di Palazzo Corrado in poesia. Esposizioni di prodotti dell’artigianato e il “Baratto” mercatino dello scambio grazie all’allestimento di Nicoleta Tcaciuc e le volontarie del Salotto Culturale Donata Doni. Il giardino aperto tutto il giorno si colora di trame, fili di lana, poesie e dipinti appesi.
Alle 10 Teatro, letture di fiabe e disegno con i bambini e ragazzi scuola primaria 1° e 2° grado Marialuisa Fumeto e Valentina Porfidio editore. L’alfabeto degli animali di Angela Ferrara (sarà premiato il disegno più bello).
Alle 14 pranzo, alle 17 la passeggiata letteraria in città con La coperta della pace. Le musiche sono affidate all’estro del chitarrista Gabriele Russillo.
Nel tardo pomeriggio cerimonia di premiazione della nona edizione del concorso di poesia Donata Doni (Giuseppina Iannotta Presidente di giuria) e di quelli dedicati alla pittura: Sonia Fanuli presiede la giuria della nona edizione del premio dedicata a Donata Doni e Laura Bruno quella della pittura estemporanea, edizione dedicata a Enzo De Filippo.
Una importante iniziativa di quest’anno (sarà inaugurata sabato) riguarda lo spazio che è stato dedicato a una mostra che celebra i personaggi maschili illustri di Lagonegro. Una lunga lista di persone, alcune conosciute, altre meno note, ma non per questo importanti. Si comincia con Angelo Alagia, il fondatore del Parco Giada (zoo), Bonaventura(Venturino) Picardi, senatore della Repubblica, Monsignor Vincenzo Cozzi, vescovo di Tursi- Lagonegro, Celestino D’Alessandro Fondatore del centro studi “Collegio D’alessandro”, Pino Mango cantante, Monsignor Nicola Molinari il vescovo dei poveri, Monsignor Raffaele Raeli, Carlo Tortorella Notaio e poeta in vernacolo, G iuseppe De Lorenzo geologo e scienziato, Benedetto Porfidio Promotore culturale e fedelissimo alla Madonna della Neve S.S. Maria del Sirino “’A riffa… si spegne a prima candela!”, Lucibello maestro, Giuseppe Semeraro “Peppino ‘u giuviniedd” gruppo folk sono stati i rappresentanti delle tradizioni popolari lagonegresi, Pietro Canonico, della fabbrica di orologi.