Giovedì 10 ottobre, alle 17,30 sarà inaugurata a Pisa la mostra fotografica paesaggistica “Basilicata terra terra“, organizzata dall’Associazione dei Lucani a Pisa, con il patrocinio del Comune di Pisa e della Fondazione Matera-Basilicata 2019. La mostra si terrà nell’atrio del Comune di Pisa, Palazzo Gambacorti, in piazza XX Settembre.

Basilicata “Terra Terra” è un progetto realizzato da Vincenzo Frangione, fotografo professionista lucano residente da anni in Toscana, che attraverso la fotografia paesaggistica vuole valorizzare e promuovere le infinite meraviglie del territorio lucano.
Il progetto si compone di 30 gigantografie, ma anche di tantissimi altri scatti raccolti in un libro fotografico.
Inoltre sarà possibile ammirare alcuni costumi popolari tradizionali di paesi della Basilicata, provenienti dalla mostra permanente del Museoscenografico del Costume e della Civiltà Rurale di Pignola, in provincia di Potenza.

La denominazione “Terra Terra” é stata scelta perché il servizio fotografico é stato realizzato muovendosi sul territorio senza l’utilizzo di droni o manipolazioni digitali: si tratta di una fotografia semplice, realistica e sincera. Ciò che gli scatti mostrano, sono l’autentica realtà osservabile dal vivo.

L’ingresso alla mostra, visitabile sino a giovedì 17 ottobre, è gratuito.
Al termine dell’inaugurazione sarà offerto, dall’Associazione dei Lucani a Pisa, un aperitivo con prodotti tipici.

Perché Terra Terra? “Perché il popolo lucano, immigrato e non, ha un fortissimo legame con la propria Terra; Terra Terra perché si vive soprattutto di essa: Terra Terra per il nostro modo di essere ospitale e semplice, come si suol dire: “un po’ Terra Terra”. Questo é il primo di una serie di progetti finalizzati al recupero e alla valorizzazione di una storia che ci appartiene. I progetti che seguiranno verranno raccolti in un unico “contenitore” dal titolo Radici Lucane, in cui sarà possibile trovare tutte le info necessarie che porteranno alla scoperta di un territorio magico, dove nulla é come sembra”, spiega l’autore delle foto.

Il momento più emozionante? “Davanti ai calanchi, non ho dubbio. Mi sono sentito senza fiato, stentavo a credere che quella meraviglia, anche quella meraviglia, fosse la mia terra”, conclude.
Le immagini della mostra, che nelle scorse settimane è stata ospitata al museo degli Innocenti di Firenze, raccolta anche in un libro, corredata da testi scritti da Marino Forlino, anch’egli lucano, come Frangione, di Palazzo San Gervasio, docente di lingua e letteratura italiana in California.

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