“La passione per i viaggi me l’ha insegnata mio padre. Mia madre mi ha insegnato la forza per affrontare ogni tipo di avversità. Grazie ai miei genitori, ho acquisito la consapevolezza che le cose veramente importanti della vita sono immateriali, che la sostanza prevale sempre sulla forma, che quello che veramente mai deperisce sono le idee.” Con questo bagaglio Loredana Scaiano, professoressa di Lettere e latino, alla soglia dei cinquant’anni ha deciso di percorrere una strada che, prima di lei, solo un’altra donna, Ida Pfeiffer, aveva percorso. Nell’Ottocento.
Un’impresa impensabile allora e tutt’altro che agevole anche oggi. Ma quel viaggio è un percorso alla scoperta del mondo e soprattutto di se stessi.
Loredana ha deciso di viaggiare da sola quando il suo matrimonio (era sposata ed è madre di due figli) era in crisi, concluso. “Cercavo un modo per evadere mi sono imbattuta nella storia di una donna per me straordinaria. Lei ha fatto il giro del mondo da sola. Mi sono chiesta perché non fare la stessa cosa due secoli dopo”. ( A questo link l’intervista a Loredana Scaiano al rientro dopo il giro del mondo)
Loredana ha visitato 20 Paesi. “Ho trovato persone straordinarie, luoghi bellissimi ma ho avuto anche difficoltà gravi. Ho imparato che le tappe di un viaggio, come quelle di una vita, le puoi pianificare tutte, ma c’è sempre un imprevisto dietro l’angolo e lo devi saper affrontare. Forse anche questo è il bello. Del viaggio e della vita”.
Quel viaggio è durato tanti mesi ed ha toccato le tappe che, due secoli prima, aveva toccato Ida. Partendo da Vienna, la città dove morì.
Una volta tornata a casa, il blog che Loredana aveva iniziato durante la sua avventura (#idaviaggiadasola) si è diffuso velocemente e , quell’esperienza si è trasformata in un’occasione per tanti incontri dove lei ha raccontato il viaggio e le motivazioni. E adesso è un libro, “Il coraggio della felicità: il mio giro in solitaria del mondo sulle orme di Ida Pfeiffer”, nel quale le emozioni vissute in quei mesi in giro per il mondo, Loredana le ha trasferite sulla carta, arricchite dall’elaborazione del tempo passato a riflettere su quel tragitto, sui rapporti umani e quelli con l’ambiente, che ha saputo creare. Il libro è il frutto dei 134 giorni trascorsi in viaggio e poi rivissuto una volta tornata a casa, “al lavoro, al divano, alla radio e alla tv”. Alla normalità, insomma. Ma, soprattutto, Loredana quei giorni e quelle tappe le ha volute confrontare con gli scritti di Ida, che lei stessa ha tradotto dai testi in inglese trovati in commercio. “Il coraggio della felicità”, dunque, traccia due storie vere, raccontate in parallelo, quelle di Ida e di Loredana, due donne forti, a distanza di duecento anni.
Ma chi è Ida? Ida Pfeiffer era nata a Vienna nel 1797. Era cresciuta con quattro fratelli maschi e si ribellava alla volontà di una madre, che da lei avrebbe preteso atteggiamenti più femminili. Appena dodicenne, si oppone anche a Napoleone che, da vincitore, impone le sue dure condizioni all’Austria, firmando con Francesco I il trattato di Schönbrunn. La piccola Ida mostra il suo disappunto voltando le spalle al passaggio dell’imperatore. Quando Napoleone torna, la madre, per evitare il ripetersi del gesto, blocca la bambina per le spalle ma lei, al passaggio imperiale, tiene per tutto il tempo gli occhi chiusi. A 23 anni, spinta dalla madre, sposa un avvocato che di anni ne ha 47. Fallito il matrimonio, si dedica alla sua grande passione per i viaggi, coltivata – fino a quel momento – attraverso le letture. Va in Terra Santa e poi, a più riprese, compie molti viaggi, tra cui il giro del mondo. Più volte. La prima, partendo da Vienna e andando sempre verso ovest, Pfeiffer circumnaviga il globo in due anni e sette mesi, dimostrando che può fare da sola, senza il supporto di un marito piuttosto che di un amante, insomma senza una figura maschile che la sostenga.
“C’è un pregiudizio _ racconta Loredana _ a considerare pazze le donne che vogliono fare cose grandi, fuori dall’ordinario. Penso di aver fatto, con questo viaggio, la cosa più bella della mia vita e spero di poter ispirare molte altre persone a fare cose belle”. Così il Coraggio della felicità è “anche e soprattutto una pietra posata sulla strada della parità, perché ogni donna finalmente si senta libera di poter andare da sola ovunque, senza un uomo che la accompagni, a qualunque titolo”.
Il 28 febbraio del 2017 Loredana è partita da Tricarico, il suo paese in Basilicata per ripercorrere l’itinerario di Ida. Ha “toccato” il Brasile, la Patagonia, Valparaiso, Cile, Isola di Pasqua, la Polinesia francese, Auckland, Cina, Hong Kong, Singapore, Ceylon, Sri Lanka, India, Golfo Persico, Oman, Dubai, Iran, Armenia, Georgia e Grecia.