Sotto l’albero? Mettiamoci un libro lucano, quest’anno. Un libro che parli della Regione, che è ambientato in Basilicata. O che è scritto da un autore lucano. Un libro da comprare richiedendolo direttamente alle case editrici, alla libreria sotto casa, dando un importante sostegno economico. O, da recuperare, rivolgendosi alle tante piattaforme on line, che vendono libri. A voi la scelta. Per aiutarvi in questa “avventura”, StorieOggi.it ha chiesto a ognuna delle case editrici che operano in Basilicata, di segnalare due o tre titoli   i più recenti o quelli “cult” del loro catalogo), da sottoporre alla vostra attenzione, affiancando, questi titoli, con altri che abbiamo scelto noi. Ve li sottoponiamo   a puntate), sperando che questa ricerca possa essere, oltre a una piacevole sorpresa, anche una bussola per i prossimi regali di Natale. Da fare agli altri o a se stessi.

Terza puntata

Edigrafema.  La casa editrice Edigrafema, fondata da Antonella Santarcangelo lucana cresciuta alla Palomar, realtà pugliese di ispirazione calviniana – nasce come uno spazio oltre confine, un contenitore indipendente e in moto, che vuol farsi, per mezzo di una cultura condivisa, circolo di scrittori, lettori, intellettuali e creativi custodi di personaggi, storie, visioni e tematiche che per loro natura non potrebbero che abitare tra le pagine di un libro.

Presto uscirà nelle sale cinematografiche il docufilm tratto dalla prima pubblicazione Troppo amore ti ucciderà. Le tre vite di don Marco Bisceglia.

 

Le proposte della Edigrafema.

Basilikos.  E’ una rivista che accoglie lavori di carattere storico-umanistico di studiosi che hanno voluto dare il proprio contributo alla prosecuzione di questa singolare esperienza di indagine e divulgazione della cultura lucana.

L’ISSBAM   Istituto di Studi Storici per la Basilicata Meridionale) è un’associazione culturale che si propone lo studio e la valorizzazione – sotto il profilo storico – dei comuni afferenti la Basilicata meridionale, quindi l’indagine del loro ruolo nella storia della comunità locale, con un confine ideale dalla foce del fiume Noce all’alta Val d’Agri al nord, nonché la fascia costiera ionica fino alla vicina Puglia. Favorisce la conoscenza dei luoghi in tutti i suoi aspetti   sociali, storici, artistici, letterari, archivistici, urbanistici, ambientali, antropologici), incoraggiando anzitutto il reperimento delle fonti e la pubblicazione di documenti, la ricostruzione biografica di personaggi di pubblico rilievo, anche al fine di pervenire alla costituzione di una banca dati e di un centro di documentazione. L’associazione culturale promuove ricerche, seminari, convegni, mostre, pubblicazioni in collaborazione con archivi, biblioteche, università, centri di studio e di documentazione, istituzioni culturali, enti pubblici e privati; sostiene inoltre iniziative volte alla valorizzazione dei centri storici.

Antonella Ferraiolo- Antikka. Storie di donne, di “sbarcate” da terre lontane che indossano qualche indumento e un po’ di audacia… o forse solo il tormento e il dolore di non poter mai più “essere a casa”.

Manù, Safi, Mariam, Nancy, Baba, Kanisi sono i volti che danno voce a racconti di vita che sembrano stridere con la quotidianità di ciascuno.
Diversità, estraneità?
Storie di arrivi e partenze, di maternità volute o incoscienti, di violenze subite.
Donne che chiedono ascolto.
Una forza comune per tutte: cambiare il proprio destino e quello dei propri figli. Anche, e soprattutto oggi, attraverso il racconto di sé e della propria vita in Paesi così diversi e lontani dall’Italia che ora le accoglie.
E infine Antikka, ispiratrice di un libro che non leggerà mai.

Antonio Appella – Trionfo e Salvezza. Lo studio di Antonio Appella costituisce una felice documentazione storica della vita spirituale e culturale di un monastero francescano fondato nel Quattrocento nella valle del fiume Agri, in Basilicata: il monumentale coro ligneo del convento di Santa Maria di Orsoleo. È la prima volta che l’opera d’arte è argomento di uno studio approfondito da un punto di vista sia iconografico, sia storico, sia teologico.

[…] Una guida preziosa anche per il taglio spirituale della lettura delle immagini e per l’attenta contestualizzazione storica. Essa racconta la fede di cui è permeata la piccola comunità rurale, nutrita e sostenuta dalla presenza francescana. I numerosi riferimenti alla Bibbia, soprattutto ai Salmi, al Breviario, in particolare agli Inni, ne sono la testimonianza. Il lavoro costituisce un contributo per la storia religiosa della Basilicata.

 

Magister

La Edizioni Magister, di Matera,  è attiva dal 1993 con pubblicazione di libri sia interesse locale che nazionale.

Queste le tre proposte:

Augusto Viggiano e Roberto Marro. Testimonianze e memoria –Herytage and memory. I Sassi di Matera. Il volume, nella riedizione aggiornata con foto inedite, affronta il paesaggio urbano dei Sassi con un approccio semiologico e indaga l’interazione fra natura e città che contraddistingue l’agglomerato rupestre materano. Dall’analisi delle strutture architettoniche emerge il carattere di “testo materiale” e la natura “linguistica” dei Sassi, considerati come insieme sincronico di segni. In quest’opera fotografie e testo interagiscono continuamente, consentendo una visione a più livelli dell’ambiente urbano. Un viaggio di cui il lettore diviene protagonista ripercorrendo l’itinerario che conduce dalla natura all’umano, dall’irrazionalità della materia alla logica dell’edificio sociale.

Nicola d’Imperio e Francesco Giase. Conoscere Matera. Questo un libro consente la conoscenza approfondita dei Sassi e della Matera antica sia leggendolo comodamente in poltrona che lasciandosi guidare a piedi per i camminamenti millenari. E’ stato ottenuto questo risultato grazie alla descrizione dettagliata degli itinerari, alle mappe, al corredo fotografico dettagliato ed inedito, alle schede informative sintetiche, ma documentate e complete.  La conoscenza di Matera va ricostruita attraverso la conoscenza delle sue origini, della sua storia, del suo ambiente naturale, della Civita, dei Sassi, del tessuto urbanistico, dell’architettura, dell’arte, nell’arco di migliaia di anni. Conoscere Matera va al di là della semplice conoscenza di una città antica perché Matera rappresenta un esempio tangibile della storia e della evoluzione dell’uomo. La lettura di questo libro aiuta a capire perché questa città è diventata Capitale Europea della Cultura per il 2019.

Federico Vallicenti – Dalla tavola lucana al paradiso. Federico Vallicenti è chef conosciuto. Anzi è noto come un cibosofo per il suo collegare il cibo ai valori della vita e della terra. Il libro non è un ricettario, nonostante queste siano contenute all’interno, ma è un progetto editoriale in cui si racconta il territorio lucano, valorizzando la narrazione degli antichi. Ricorrenze della Basilicata legate agli eventi cosmici della natura, alla loro manipolazione mediatica, rilette attraverso l’accostamento delle gastronomie alla fede con cui l’uomo ha personificato, o quantomeno avvicinato, se stesso alla propria elevazione spirituale.

Legare il cibo alla mente, oltre che al proprio corpo ha, di fatto, esaltato la sua “autenticità”, cercando di risolvere il mistero della vita.

Altrimedia

Altrimedia Edizioni è di Matera. Sul proprio sito web la casa editrice si descrive così:  passione per il libro, per tutto quanto profuma di inchiostro, di stampa, di carta, di colla… ma anche per tutto quanto parla il linguaggio del web… il gusto per la sperimentazione e la contaminazione tra le diverse forme espressive e i differenti media… l’interesse e la sensibilità ad affrontare problemi, temi e aspetti del nostro tempo e del nostro mondo… la cura dell’oggetto libro in ogni sua componente (progetto grafico, stampa, allestimento, promozione). In questi anni abbiamo provato a seminare idee in grado di far crescere il territorio e non solo, un lavoro fatto di attenzione a particolari spesso poco evidenti ma capaci di fare la differenza. Con oltre 180 libri, Altrimedia Edizioni vanta una ricca offerta di titoli legati al territorio, questa bellissima Città dei Sassi in una splendida Basilicata, ma anche inediti saggi, piacevolissima narrativa e tanto altro. Una scoperta che non smette mai di meravigliare.

Le proposte.

Vittorio Sammarco. Donne è arrivato l’arrotino–  L’arrotino è una figura mitica per l’autore, perché il suo noto richiamo/appello ad accorrere, ha una duplice valenza: quella di invocare l’arrivo delle donne, ritenute   almeno fino a un po’ di tempo fa) le uniche depositarie della gestione degli utensili di cucina; e – seconda – proporre le sue abilità e i suoi strumenti per consentire un’operazione essenziale: il taglio giusto. Quel richiamo forte e delicato allo stesso tempo, con voce decisa ma non invadente, parole ripetute e amplificate, lasciano intendere   per una mente normale?) qualcosa di più di coltelli affilati: è il taglio delle parole che contano, per chi, mese dopo mese da dieci anni, in una rubrica che si intitola proprio “Le parole che non ti ho detto”, prova a dare spessore ad un dialogo insistente tra un uomo e molte donne. Vittorio Sammarco è laureato in Giurisprudenza e pubblicista dal 1991, insegna Giornalismo e Comunicazione politica alla FSC/Ups. Collabora con Madre; c3dem.it; nessunluogoelontano.it, labsus.org. È stato: coautore della trasmissione Tv Mi Manda Rai3; direttore di Segno7; dirigente dell’Adiconsum, di Consumers’ Forum e dei Cristiano sociali.

Pietro De Sarlo- Dalla parte dell’Assassino.  Brusco, cinico, disilluso. Con il vizio del fumo e la passione segreta dei tarocchi. Innamorato della moglie, intrappolato nelle indagini. E questo caso, per il commissario Achille Schietroma del Tuscolano X, è particolarmente ingarbugliato. C’è un serial killer che lascia in giro cadaveri eccellenti, c’è la stampa troppo addosso alla Polizia che sembra non avere elementi per incastrarlo, c’è un misterioso Maestro con la passione per i libri antichi… Un unico indizio: la sete di vendetta può avere risvolti inaspettati e pericolosissimi. Pietro De Sarlo, con “Il veleno è nella coda”, ha dato vita a un giallo intrigante, dal ritmo serrato e con un protagonista, Schietroma, che ci conquisterà con tutte le sue contraddizioni.  Pietro  De  Sarlo   ( Napoli, 1956)  Laureato   alla   Sapienza   in   Ingegneria,   ha   un   lungo   passato   manageriale   esercitato   ai   massimi  livelli  in  società  italiane  ed  estere.  In   tale   ambito,   come   presidente   della   Fondazione   Intesa   Sanpaolo   Onlus,   ha   promosso   diversi   interventi   a   favore   della   cultura  tra  cui  le  borse  di  studio  per  dottorati   di   ricerca   in   materie   umanistiche. Oltre  ad  alcuni  saggi  di  natura  economica,  ha   pubblicato   il   primo   romanzo   nel   novembre   2016,   L’Ammerikano     premio   della   giuria   al   concorso  Argentario  2017  e  premio  San  Salvo   G Artese,  sempre  nel  2017,  riservato  alle  opere   prime).

Michele Morelli, Matera paesaggi dell’uomo. Matera è un paesaggio fatto di molti paesaggi in cui spazi, tempi e storie si rincorrono, si intrecciano e si sovrappongono in continuo. Quella catturata dagli scatti di Michele Morelli non è una Matera immobile, “incantata”, da cartolina ma una Matera viva, che riflette “in movimento” la sua bellezza inglobando, nei suoi scenari, cittadini, lavoratori, turisti. Un colpo d’occhio vivace e ricercato allo stesso tempo, proprio come i testi, curati dall’archeologa Isabella Marchetta, che accompagnano il lettore in un itinerario inedito alla scoperta della città dei Sassi. “Le foto di Michele Morelli sono foto psicologiche: si riflette una ragazza in una vetrina sfocata e noi la vediamo nitidamente; – sottolinea Marchetta – si inseguono le arcate dei ballatoi nei Sassi, fusi e confusi tra il giro delle mura e le balconate appoggiate sulle facciate e quel che si vede è il tempo che scorre, in una foto”.  Michele    Morelli,    nato    a    Matera,    da    sempre    impegnato    come    fotografo    nella    valorizzazione    del    territorio,    in    tutti    i    suoi    aspetti.   Un    fotografo    in    continua   espansione    che    ha    avuto    la    sua    prima    camera    oscura    in    un   piccolo   vano   di   servizio   domestico   per   foto    scattate    con    una    rudimentale    macchina    fotografica,    oggi    simbolo    forte    di    una    strada    che    Michele    ama    percorrere    giorno    dopo    giorno    con   massimo    impegno   ed   entusiasmo    naturale.

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