Agli inizi degli anni ‘20 del secolo scorso a Laurenzana, in provincia di Potenza, c’era una piccola bottega dove Nonna Anna gestiva con l’aiuto di due dei suoi tredici figli, Rocco e Francesco, commerciava direttamente con i contadini locali, soprattutto olio e caffè.
Nel 1928 quella bottega diventò la “Michele Crisci”, uno tra i più grandi distributori alimentari del Meridione.
Devono passare settanta anni, per arrivare alla produzione di pasta. Era il 1999 quando nacque pasta Alica che diventò immediatamente la pasta preferita da tantissimi chef, famiglie e amanti della gastronomia gourmet proprio per la sua indiscussa qualità.
Oggi a gestire quell’azienda ci sono Michele e Antonio. Sono i nipoti di Nonna Anna: il primo coordina tutta la rete vendita e cura il rapporto con i clienti e i fornitori, mentre Antonio supervisiona l’intera produzione e si occupa della selezione dei grani migliori e dei rapporti con gli agricoltori.
Alica porta in tavola tutta la sua cura nella produzione e la sua passione per la qualità. Viene prodotta con materie prime che sono eccellenze del territorio: la semola di grano duro ricavata solamente dalla lavorazione di grani italiani, rende pasta Alica di alta qualità, ricca di colore e glutine. La semola utilizzata ha un indice di proteine molto elevato, che permette alla pasta di acquisire elasticità e il sapore tipico del grano duro. E non è da meno l’acqua che viene utilizzata, acqua sorgiva lucana che, per la lavorazione non viene mai portata oltre i 25 gradi. Una lavorazione a freddo
Che preserva e conserva i valori nutrizionali della materia prima. Anche l’essiccazione viene eseguita lentamente, a basse temperature.
“Siamo un pastificio artigianale – spiega Antonio Crisci, uno dei nipoti di Nonna Anna– Sono due i motivi che rendono eccellente la nostra pasta: utilizziamo grani di filiera e la lavorazione a freddo in modo che la materia prima preservi le proprietà organolettiche della materia prima”.
Il pastificio Alica sarà presente a Taste, il salone di Pitti Immagine dedicato alle eccellenze italiane del gusto e alle più recenti evoluzioni del food lifestyle alla Fortezza da Basso di Firenze dal 4 al 6 febbraio ( padiglione centrale, piano terra, Q7)
Dove distribuite i vostri prodotti?
Molto all’estero: tutta l’Europa, siamo poco presenti solo nei paesi più a nord. Poi Stati Uniti e Canada.
Avete un occhio di riguardo per il packaging, tanto da aver ottenuto anche delle belle soddisfazioni…
Abbiamo due linee di packaging, una per la pasta tradizionale, con una confezione accoppiata polipropilene e carta e una per linea biologica che è negli astucci che si differenza nelle quattro tipologie di biologico: quello della semola, del Senatore Cappelli, il biologico integrale e il biologico di farro. Questo packaging la grafica è andata in finale all’Adi, associazione design italiano. Insieme a grandi marchi italiani.”