“La Cassazione è una conquista, ma ho pensato anche di lasciare, quando mamma è stata male”. Nella sua prima intervista da presidente della Suprema Corte di Cassazione, Margherita Cassano, racconta se stessa, donna e magistrato.
«Nel periodo in cui ho assistito mia madre che è mancata a dicembre scorso ci ho pensato seriamente a lasciare. In quei momenti ci si rende conto di quanto possa essere difficile conciliare il lavoro con gli affetti».
Fiorentina, nubile, sessantotto anni, ama la lettura, il cinema e, la musica classica. Fincé ha potuto ha viaggiato per il mondo (“Per conoscere nuove realtà”). Figlia di un magistrato (Pietro ha presieduto processi chiave nella lotta al terrorismo degli anni più neri della storia del nostro Paese, il primo a condannare Curcio) è la prima presidente donna della Corte Suprema.
La sua nomina, avvenuta all’unanimità non è una questione di genere. Lo ha detto, con il sapore di un complimento il capo dello Stato Sergio Mattarella: “Non c’entra niente con il genere, per presiedere la Cassazione abbiamo scelto la migliore. Il curriculum di Margherita Cassano è eccellente”.
Le sue origini lucane affondano a Grassano e aTursi. Là sua madre, Anna Materi, una delle prime donne nel nostro Paese a laurearsi in Lettere Antiche negli anni Cinquanta, ottenne il suo primo incarico di insegnamento. E a Tursi conobbe Pietro, all’epoca pretore, con la quale si sposò.
Superato il concorso per entrare in Magistratura, si occupa di criminalità organizzata e del traffico di stupefacenti. Nel 1991 arriva alla DDA, la Direzione distrettuale antimafia, dove incontra Pier Luigi Vigna. Entra nel Consiglio superiore della Magistratura, poi in cassazione, nella prima sezione penale. Nel 2015 torna a Firenze e ottiene l’incarico di Presidente della Corte d’Appello. Nel 2020 diventa presidente aggiunto della Corte di Cassazione: anche in questo caso non c’era stata una donna, prima di lei, a ricoprire quel ruolo.
Margherita Cassano vive a Firenze. L’Associazione culturale Lucani a Firenze le ha tributato il riconoscimento di “Lucana eccellente” in una cerimonia che, nel settembre del 2019 si è svolta nella suggestiva della Loggia di Piazzale Michelangelo.
E pensare che la Magistratura per Margherita Cassano è arrivata quasi casualmente. “Volevo studiare Lettere antiche. Poi decisi per Giurisprudenza”, ha raccontato più volte.