La famiglia Di Tommaso: da sinistra Antonella, Nicola, Giusy e Michele allo stand della rassegna +Gusto di Bologna

È una storia di passione, quella della “Pasticceria Gran Caffè”. La passione di Michele Di Tommaso per il suo mestiere. La passione per la propria terra e per i suoi frutti che, l’abile pasticciere di Montalbano Jonico trasforma ogni giorno in eccellenze che parlano proprio della Basilicata.

Michele ha cominciato a carpire i segreti del mestiere che era ancora un ragazzo: dodici anni appena. E in quel che, di giorno in giorno imparava, ci metteva l’amore per il suo paese, per il contesto suggestivo dei calanchi che lo circondano e dai quali si è fatto più volte ispirare.

È da questa tradizione che ha attinto per riproporre sapori e forme di un tempo, rivisitate in chiave moderna e con la maestria che solo il tempo sa trasformare in esperienza e in arte.

Michele fa questo lavoro da 47 anni. E da 24 guida un’azienda tutta sua, la pasticceria Gran Caffè che gestisce con la moglie Antonella, la figlia Giusy e il figlio Nicola.

Di recente questo scrigno di tesori è stato presentato alla kermesse bolognese “Più Gusto”: a fare la parte del protagonista è stato il “panzerotto con i ceci”.

«La nostra è una azienda familiare – racconta Giusy, artefice della presenza a Bologna – mamma e papà producono, io e mamma siamo addette alla vendita. Sono cresciuta nel laboratorio, è un lavoro che mi piace e ho pensato che sarebbe stato interessante portare fuori dal nostro contesto, di piccola azienda in un piccolo centro della Basilicata,le cose che facciamo. Ecco il motivo della nostra presenza a Bologna».

Da quanto tempo esiste Gran Caffè pasticceria?

«Mio papà ha aperto l’azienda di famiglia nel 1999. Il prossimo giugno festeggeremo i 25 anni di attività. Ma lui è pasticciere da ben 47 anni. Un bel po’».

La vostra forza sono i prodotti del territorio e della tradizione lucana.

«Siamo innanzitutto una pasticceria completa, qui da noi si trova di tutto. Ma il nostro fiore all’occhiello è rappresentato da quei prodotti che hanno le radici nella tradizione della nostra terra. Ricette che sono state tramandante dalle nostre bisnonne, addirittura. Produciamo i dolci tipici, quelli di un tempo: siamo in pochi a farlo».

Nel paniere di Natale che ha caratterizzano la kermesse di Bologna, voi avete proposto il panzerottino con i ceci.

«È un dolce tipico di tutta la Basilicata, ma nella nostra zona è assai diffuso. In qualche luogo viene proposto con le castagne, dipende dall’agricoltura del posto. Noi, essendo un paese non montano, abbiamo dovuto trovare un’alternativa alle castagne. E qui c’è un’ampia produzione di ceci…».

Il panzerottino è uno dei dolci più amati in Basilicata.

«Sì, perché è un dolce molto umile, legato alla tradizione popolare. Nasce come uno svuota dispensa. È un prodotto che parte dal basso e a noi fa molto piacere che sia arrivato a rappresentare la nostra regione. E, come diciamo, nel raccontarlo a chi non lo conosce, gli ingredienti dell’impasto, che sono la farina di grano tenero, le uova, lo zucchero, la cannella e la sugna, sono come le note di una melodia familiare. Mentre i prodotti del ripieno, i ceci, il cacao, il cioccolato, il caffè, la scorza di limone e le mandorle, si mescolano in una sinfonia di sapori che scaldano il cuore. Il panzerotto è molto di più di un dolcetto natalizio: è un viaggio emozionale attraverso la storia e la passione di una famiglia, la nostra, che ha reso ogni “cauzuniedde pe le cicere”, questo il suo nome dialettale, un abbraccio caloroso alla tradizione».

Quali sono gli altri vostri dolci lucani?

«C’è il pastizz, le incastellate. Poi la scarpedd’. Le italianizzo?».

No, non importa, ma sarebbe interessante capire di che si tratta.

«Il pastizz è un rustico molto alto, cotto al forno, con l’uovo, la tuma, la mozzarella. È molto proteico e si consuma soprattutto nel periodo pasquale. Le incastellate sono delle rosette di impasto fritto, è particolare perché è molto sottile ed è croccante. La scarpedd’ è una ciambella con l’impasto salato».

A questo punto è normale che si venga assaliti dall’acquolina in bocca: i vostri prodotti dove si trovano?

«Qui da noi, a Montalbano Ionico, dove abbiamo la vendita diretta. Poi attraverso i nostri canali social o attraverso il recapito telefonico, si possono ordinare e vengono spediti in tutta Italia. Non abbiamo sviluppato una e-commerce perché la disponibilità del prodotto non è sempre immediata. Ci sono dolci come il panzerottino che è molto richiesto in paese, abbiamo una vendita continua. Ma se si ordina e, in un paio di giorni, produciamo e spediamo».

I RECAPITI:

Gran Caffé Pasticceria via Napoli 2 
- Montalbano Jonico (Mt)

Recapiti telefonici: 334-1019819/ 0835692425

Facebook: https://www.facebook.com/grancaffe
pasticceria/?locale=it_IT

Instagram: https://www.instagram.com/explore      
/locations/1573967352830387/gran-caffe/

Whatsapp: 334-1019819

 

 

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