Questa volta sarà l’Europa. Perché è l’anno delle elezioni europee. In passato sono state la memoria, i luoghi dove si è combattutto per liberare l’Italia dall’occupazione nazifascista, la Shoa, l’unità d’Italia.
Giovanni Bloisi, con la sua bicicletta, ha percorso da sempre le strade della pace. Milioni e milioni di chilometri, a pedali, rigorosamente a pedali. A dispetto dei suoi settant’anni.
Lucano di nascita (è di Carbone), vive a Varano Borghi, in provincia di Varese dove, negli anni Sessanta la sua famiglia si era trasferita per motivi di lavoro. La sua storia e le sue imprese si possono leggere sul suo sito web: https://www.ciclistadellamemoria.com/
I suoi viaggi. Giovanni ha cominciato nel 2008, con quello che aveva battezzato “ritorno a casa”: da Varano Borghi a Carbone, ai piedi del parco del Pollino, per ritrovare le sue radici. La Basilicata l’ha fatta anche coast to coast, come l’aveva raccontata nel suo film d’esordio l’attore Rocco Papaleo. E poi, l’anno dopo, in Sardegna: lo fece per onorare la memoria di Massimo, un suo amico disabile, costretto tra letto e carrozzina, con il sogno di andare in Sardegna.
Il suo “Giro d’Italia” personale, nel 2011 toccò le tappe più importanti del percorso storico che portò all’Unità d’Italia, di cui, quell’anno si celebravano i 150 anni. E ancora: Mauthausen, Auschwitz, i luoghi della Grande Guerra, la Normandia, per commemorare lo sbarco, la “Sciesopoli ebraica” in ricordo degli 800 orfani ebrei rinchiusi nei campi di concentramento nazisti e accolti, nel 1945 a Selvino di Bergamo.
Quel posto si chiamava Sciesopoli, dedicato alla memoria di un patriota risorgimentale, Amatore Sciesa.
Nel 2016 va nei campi di concentramento della Germania Est e della Repubblica Ceca, poi in Israele, nel 2019 sulle orme del capitano Enrico Levi verso Bari, poi la Russia, Marzabotto, Le valli Ossola e Sesia, i luoghi dei partigiani in Piemonte, val d’Aosta e Liguria, i dieci totem della memoria sul lago Maggiore.
Il viaggio di quest’anno celebra l’Europa, da Ventotene, l’isola dove Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi misero le basi a quella che oggi è la nostra Unione Europea, fino al Mortirolo,al passo dove è stata installata la panchina europea dedicata a Davis Sassoli. La partenza è il 9 maggio, il traguardo sarà toccato il 31 maggio. La scelta di questo percorso combacia con le elezioni europee e toccherà diversi luoghi della memoria, luoghi dove si è combattuto per la libertà e la pace.
Il 22 maggio, Giovanni Bloisi sarà di transito in Toscana. E nella tappa che lo porterà da Firenze a Pisa, il ciclista della memoria farà una sosta anche a Empoli, al monumento che ricorda la deportazione dei 55 operai della vetreria Taddei colpevoli di aver partecipato (alcuni) allo sciopero generale del 4 marzo.
E’ un atto d’amore anche verso la nutrita presenza di lucani a Empoli: c’è una corposa comunità anche di suoi compaesani.
Giovanni Bloisi affronta questo ennesimo “Giro della memoria” con due prestigiosi riconoscimenti. Il primo è l’Alto patrocinio del Parlamento europeo: se non ci saranno intoppi burocratici, per la tappa di Milano è prevista (ma non confermata ancora) la presenza della Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metzola.
L’altro riguarda il conferimento dell’onorificenza che gli ha attribuito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: Giovanni Bloisi è stato designato Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. Onorificenza che gli sarà consegnata ufficialmente in una delle tappe della sua corsa.
Il tragitto.