Un ex calciatore, una scrittrice, un direttore d’orchestra, un artigiano e un neuroscienziato a cui andrà la speciale menzione “Ricerca e medicina” Pasquale Mennonna.
Con la premiazione delle Eccellenze Lucane 2024, l’evento nell’ evento che rende omaggio agli esponenti della società civile e imprenditoriale che per natalità o per merito hanno portato alto il nome della Basilicata in Italia e nel mondo, cala il sipario sulla VIII edizione della settimana Lucana, il festival ormai punto di riferimento dell’Estate Fiorentina.
Una festa nella festa che nelle passate edizioni ha visto personaggi del calibro di Sergio Staino, Rocco Papaleo, Michele Uva, il prof. Mennonna e tanti altri illustri lucani
I PREMIATI
FRANCESCO COLONNESE, EX CALCIATORE
Campione Europeo 1994 con la nazionale italiana Under-21 di Cesare Maldini, Francesco Colonnese nato ad Avigliano, dopo aver iniziato la sua scalata nelle giovanili della società rosso azzurra e aver fatto esperienza nel Potenza (sua città natale, nell’allora categoria C2), Giarre (C1) e Cremonese (Serie B, con cui vince il 27 marzo 1993, nello stadio di Wembley, la Coppa Anglo-Italiana contro il Derby County). Nella stagione 1993-94 fa il suo esordio in Serie A con la Cremonese conquistando la salvezza con un decimo posto in classifica. L’anno successivo approda in Serie A alla Roma alla corte di Carlo Mazzone, dove gioca 5 gare. Nella stagione 1995-1996 viene acquistato dal Napoli, allora allenato da Vujadin Boškov. Dopo poche partite si guadagna stabilmente la maglia da titolare e nella stagione successiva, con mister Luigi Simoni in panchina, sfiora la conquista della Coppa Italia, persa solo dopo i tempi supplementari contro il Vicenza.
A partire dalla stagione 1997-1998, seguendo l’allenatore Simoni, indossa la maglia dell’Inter, con cui vince la Coppa UEFA e ottiene un secondo posto in Serie A, contribuendo con ottime prestazioni[3] a rendere la difesa nerazzurra la meno battuta del campionato. Dopo la sua miglior stagione lui e tutta la squadra subiscono un’inesorabile flessione culminata con l’esonero di Simoni e l’approdo in panchina di Mircea Lucescu. Nella stagione successiva, sotto la guida tecnica di Marcello Lippi non ricopre più il ruolo di titolare e al termine della stagione viene ceduto alla Lazio.[4] Dal 2000 al 2004 milita nella squadra capitolina dove riesce a conquistare, seppur relegato a un ruolo da comprimario, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Dal 2004 al 2006 è infine al Siena. La prima stagione termina con una sudata salvezza all’ultima giornata, sotto la guida tecnica di Simoni prima e Luigi De Canio poi; nella seconda stagione è protagonista di una salvezza meno sofferta, alla quale contribuisce con il gol decisivo nel 2-3 all’Olimpico contro la Roma
PASQUALE MENCHISE, MUSICISTA E COMPOSITORE
Nato a Matera. Nel corso della sua carriera si è distinto per la sua versatilità nel campo musicale, che spazia dalla composizione alla direzione orchestrale. Ha diretto numerose orchestre e ha partecipato a importanti festival e manifestazioni musicali sia in Italia che all’estero. Oltre alla direzione d’orchestra, Menchise ha composto diverse opere, colonne sonore e brani per vari ensemble, contribuendo a una vasta gamma di progetti culturali e artistici. La sua passione per la musica classica si riflette nel suo approccio alla direzione e nella capacità di unire tradizione e innovazione nelle sue esecuzioni. Menchise ha inoltre svolto un ruolo attivo nell’educazione musicale, insegnando e collaborando con istituzioni prestigiose, trasmettendo il suo sapere e la sua esperienza alle nuove generazioni di musicisti. La sua dedizione alla musica e il suo impegno nella diffusione della cultura musicale lo rendono una figura di rilievo nel panorama musicale italiano contemporaneo
IMMA VITELLI, SCRITTRICE
Nata a Matera nel 1970, ha studiato Giornalismo alla Columbia University di New York e ha vissuto dieci anni in Medio Oriente, al Cairo, a Beirut e a Istanbul. Ha collaborato a diverse testate (Associated Press, Business Week, Il Mondo, CNN, Sette del Corriere della Sera, La7, D di Repubblica, Marie Claire) e per undici anni è stata inviata di guerra del settimanale Vanity Fair sui maggiori fronti internazionali (dall’Afghanistan al Pakistan, dal Congo alla Somalia, dalla Libia alla Siria per citarne solo alcuni). Il suo più noto scoop è del 2008, quando trovò in una baraccopoli di Nairobi il fratello del futuro presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Nel 2014, ha attraversato mezza Africa (dall’Eritrea alle coste libiche) sulle rotte dei migranti diretti in Sicilia. Risale invece al 2017 l’accesso esclusivo a Pyongyang, la capitale della Corea del Nord, la più totalitaria ed ermetica delle nazioni.
Ha scritto il saggio “Tahrir” (Il Saggiatore, 2012) sulla rivoluzione egiziana e il romanzo “La Guerra di Nina” ambientato in Siria (Longanesi, 2021), racconti, rubriche, soggetti e sceneggiature per il cinema. Ha insegnato alla John Cabot University di Roma (Giornalismo) e alla New York University di Firenze (Feature Writing). Ha ricevuto il premio Ester Scardaccione nel 2013 e il premio Heraclea nel 2015. Ha creato il laboratorio di scrittura creativa “La Cura delle Parole” (lacuradelleparole.it) all’inizio della pandemia.
ANGELO IMPERATRICE, ARTIGIANO
Angelo Imperatrice è un maestro calzolaio di origini lucane di Guardia Petricara, nato in un piccolo borgo della Basilicata, cresciuto in una famiglia che tramandava da generazioni l’antica arte della calzoleria. La sua passione per le calzature fatte a mano lo ha portato a perfezionare le tecniche tradizionali fin da giovane, trasformando il suo mestiere in una forma d’arte.
Dopo aver affinato le sue abilità nel suo paese natale, Angelo si è trasferito a Firenze, centro mondiale della moda e dell’artigianato di qualità. Qui ha fondato il suo laboratorio, divenuto rapidamente un punto di riferimento per chi cerca calzature su misura di altissimo livello. Le sue creazioni, che combinano tradizione e innovazione, sono conosciute in tutto il mondo per l’attenzione ai dettagli, l’uso di materiali pregiati e il design elegante.
Oggi, Angelo Imperatrice è non solo un artigiano di fama internazionale, ma anche un docente stimato. Attualmente insegna al Polimoda di Firenze, una delle più prestigiose scuole di moda d’Europa, dove trasmette la sua conoscenza e la sua passione per l’arte della calzoleria alle nuove generazioni di designer e artigiani. Con il suo lavoro, Angelo continua a rappresentare un perfetto esempio di eccellenza artigianale italiana, unendo le sue radici lucane con lo spirito innovativo fiorentino.
SPECIALE MENZIONE “RICERCA E MEDICINA” PASQUALE MENNONNA
MARCELLO D’AMELIO, NEUROSCIENZIATO
Illustre ricercatore e accademico attualmente ricopre il ruolo di Responsabile del Laboratorio di Neuroscienze Molecolari presso il Centro Europeo di Ricerca sul Cervello (CERC) dell’ Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Santa Lucia (IRCCS) e Professore Ordinario di Fisiologia Umana presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma. La sua carriera accademica è iniziata con la laurea in Biologia presso l’Università di Bari, seguita da un dottorato di ricerca in Neuroscienze presso il Dipartimento di Neurologia della Facoltà di Medicina dell’Università di Roma Tor Vergata.
Nel corso degli anni, il Prof. D’Amelio ha concentrato i suoi studi sui meccanismi molecolari che regolano la morte dei neuroni nelle malattie neurodegenerative, diventando uno dei principali esperti a livello internazionale in questo campo. È autore di 106 pubblicazioni scientifiche e ha ottenuto finanziamenti per la ricerca per un totale di oltre 4.000.000 €. Tra i riconoscimenti più prestigiosi ricevuti dal Prof. D’Amelio si annoverano:
- Il Neuroscience Research Prize dalla Fondazione Telethon nel 2010;
- Il Premio Bioeconomy Rome nel 2013 per “contributi eccezionali di giovani scienziati italiani nel campo della ricerca traslazionale nelle neurodegenerazioni”;
- Il Premio Raffaele Giuliano nel 2014 per “la qualità e l’originalità della produzione scientifica”;
- Un premio conferitogli nel 2017 dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per meriti scientifici.
Recentemente ha focalizzato la sua ricerca sulla diagnosi precoce e accurata della malattia di Alzheimer, un aspetto cruciale per selezionare i pazienti che devono intraprendere specifici percorsi terapeutici, inclusi i trattamenti con anticorpi monoclonali contro la beta-amiloide. Il suo lavoro ha dimostrato che un inizio precoce del trattamento aumenta significativamente le probabilità di rallentare o auspicabilmente arrestare il deterioramento cognitivo che porta il paziente alla completa perdita dell’autonomia.
La passione del Prof. D’Amelio per la ricerca e la sua dedizione instancabile hanno portato a scoperte rivoluzionarie che non solo avanzano la nostra comprensione delle malattie neurodegenerative, ma offrono anche nuove speranze per migliaia di pazienti e le loro famiglie. La sua carriera è un esempio luminoso di come la dedizione alla scienza e all’innovazione possa avere un impatto significativo sulla società.