Ma dove vai bellezza in bicicletta, così di fretta pedalando con ardor? Era il motivetto che accompagnava iun film del 1951, resa nota da Silvana Pampanini. Celebrava la bellezza femminile, ma soprattutto la due ruote a pedali che, per quell’epoca, era un simbolo di conquistata libertà.
La bicicletta è al centro del nuovo spettacolo musicale che Donatella Alamprese porta sabato 14 e domenica 15 dicembre sul palco del teatro di Cestello a Firenze.
Lo spettacolo, che vede la cantante di orignine lucana ma fiorentina d’adozione, accompagnata da una swing band, è nato in occasione della partenza, proprio da Firenze, dell’edizione 2024 del Tour de France. Adesso, con un nuovo allestimento, viene proposto nei teatri, partendo proprio da quello che più di ogni altro, a Firenze, Donatella può considerare una vera e propria casa artistica.
La canzone del 1951, scritta da Giovanni D’Avanzi e Marcello Marchesi si ispirava ad Alfonsina Strada, unica campionessa donna in un giro d’Italia tutto al maschile. Oltre alla Pampanini, si è cimentata con quel motivetto, portandolo al successo anche Delia Scala , entrambe protagoniste del film omonimo.

Ma questa è solo una delle tante storie che Donatella Alamprese proporrà in questo nuovo recital/concerto dal titolo “Cantando in Bicicletta”: quella del teatro Il Cestello sarà una prima nazionale.
Ad accompagnare la protagonista sarà una band swing diretta da Marco Giacomini (nella foto qui sopra insieme a Donatella Alamprese) : nello spettacolo sono previste musiche, canzoni ma anche racconti, poesie e storie che racconteranno i miti del ciclismo attraverso il tempo e la storia del Novecento italiano: i protagonisti, campioni veri o immaginati o mancati, storie d’amore e d’amicizia, su circuiti ufficiali o in strade di campagna.
Sono molti gli autori che hanno “cantato” con versi o prosa la bicicletta e i suoi protagonisti: Gino Bartali e Fausto Coppi, Costante Girardengo con l’amico bandito Sante Pollastri. Nel viaggio che Donatella Alamprese proporrà ai suoi spettatori ci saranno la Agnese di Ivan Graziani, Marco Ferradini, Enzo Iannacci e Riccardo Cocciante. E ancora parole di Pablo Neruda, Federico Tozzi, Dino Campana e i futuristi col mito della velocità e del muscolo guizzante. Una bicicletta gialla, prestata da Sergio Bianchi, sarà al centro della scenografia curata da Cecilia Micolano. In occasione della prima fiorentine Donatella Alamprese dedicherà anche un omaggio a due amici e personalità della cultura fiorentina scomparsi in questo anno: Daniela Biondi e il giornalista Marcello Lazzerini.