Il senso della vita è la felicità: è questo l’obiettivo che si erano posti, con il laboratorio “Il Giardino della Tenerezza” gli operatori e gli ospiti della casa alloggio “I girasoli di Erika” di Trecchina.

Un cammino lungo un intero anno, che alla fine è diventato un prezioso volumetto di poesie; un lavoro che racconta il viaggio tra emozioni e sentimenti, fatto dagli ospiti della struttura insieme con gli operatori.

La silloge verrà presentata venerdì 7 settembre (ore 18,30) nel giardino della casa alloggio che si trova a Trecchina. Numerosi i partecipanti: oltre agli ospiti che sono i veri protagonisti, nonché gli autori dei versi pubblicati, interverranno Pietro Fundone (direttore Dsm dell’Asp Potenza), Alfonsina Guarino (direttore Uoc del Csm di Lauria), Andrea Barra (Responsabile Uosd), Michelina Tancredi, coordinatore della struttura Casa alloggio e del Gruppo Appartamenti), Agnese Belardi, insegnante e curatrice della silloge “Il giardino della Tenerezza”. Modera Mario Lamboglia, direttore dell’Eco di Basilicata. Durante la serata ci sarà un reading poetico con l’attrice Nunzia Gioia e con gli ospiti de “I Girasoli di Erika”. Interverrà anche Ludovico Iannotti, sindaco di Trecchina.

“Abbiamo lavorato proprio per dimostrare, con il nostro progetto, che il senso della vita è la felicità __ spiega Michelina Tancredi, coordinatore della struttura nella prefazione al volumetto_ Che tutti possiamo essere felici e possiamo scegliere di affrontare i nostri piccoli o gradi conflitti per ritrovare la pace dentro e fuori di noi”.

Quella svolta nella struttura di Trecchina è stata una esperienza creativa completa. “Attraverso la produzione di testi scritti e orali si è privilegiato il rapporto artistico e affettivo tra gli autori e le figure professionali _ prosegue Michelina Tancredi _ . Notevole è stato il momento di aggregazione che ha dato vita a un gruppo coeso e alla realizzazione della “Silloge” come prodotto finale. L’interazione ha contribuito a favorire un’ampia gamma di sperimentazioni sensoriali ed emotive e la creazione di una relazione positiva di fiducia tra gli attori che hanno recepito e funzionato nella socializzazione e nell’espressione personale. E’ stata una esperienza straordinaria per tutti. Comunicazione verbale e non, tenerezza affettiva e abbracci, emozioni raccontate ”in versi” non sono stati altro che gesti di professionalità , inclusione e rispetto per la diversità”.

Agnese Belardi, insegnante, scrittrice, poetessa e autrice di testi teatrali ha curato la realizzazione del volume di poesie. “La raccolta di versi Il Giardino della tenerezza proviene _ spiega Belardi _ dalle mani di autori che hanno aperto il loro cuore alla poesia. Le opere sono testi semplici che ci guidano alla parola pura, simbolo di amore per la vita. Come in un giardino dove prevalgono la tenerezza tra le persone, gli abbracci e le parole di bene i protagonisti si raccontano. Si esaltano nella silloge, i momenti di vita passati e presenti, la nostalgia dell’infanzia perduta, l’alternarsi delle stagioni, la natura, la sofferenza, la gioia, gli affetti. I girasoli tema centrale della raccolta, rappresentano con il loro colore giallo acceso,la gioia di vivere ma anche l’incertezza quando si affidano al sole seguendone i movimenti e infine la fine della vita quando si piegano per poi appassire rassegnati”.

“Gli ospiti della struttura Domenico, Bruna, Celeste,Massimo, Giuseppe, Pasquale, Felice e Francesco lasciandosi accarezzare il cuore dalla poesia hanno conquistato una ulteriore tappa del loro percorso evolutivo poiché la poesia può aiutare a vivere e raggiungere uno stato di benessere emotivo e relazionale” è quanto sottolinea, in conclusione, la dottoressa Alfonsina Guarino, direttore del Csm di Lauria

 

 

*- Nella foto sotto il titolo la professoressa e scrittrice Agnese Belardi e  il disegno della copertina del volume di versi realizzata da Mino Alberti

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